Storia e visita ad Ivrea

Storia e visita ad Ivrea

al confine con la Valle d’Aosta

Con duemilacento anni di storia, la città di Ivrea è situata ai confini della Val d’Aosta, nonchè al centro di un magnifico territorio come quello del Canavese, che ha saputo conservare intatte le proprie peculiarità territoriali e culturali. Fondata dai Romani e denominata Eporedia, da epo (cavallo) e da reda (carro), poichè i suoi abitanti erano abili domatori di cavalli, la città si sviluppò secondo i canoni dell’urbanistica romana basata sui cardi e decumani immersa tra le colline ed il fiume Dora Baltea. Nel medioevo la città era cinta da mura e divisa in terzieri; quello della città comprendeva la parte alta dove si trovavano il Palazzo del Vescovo, la Cattedrale, il Chiostro, il Palazzo del Comune e il Castello; a sua volta anche la Città alta era attorniata da mura. La zona occidentale, ossia il terziere di San Maurizio, comprendeva la zona ove si trovava il castello dei Marchesi di Monferrato, conosciuto come Castellazzo. La parte bassa verso est faceva parte del terziere di Borgo, mentre oltre il ponte Vecchio, fuori dalle mura si trovava il Borghetto di ponte. Oltre alla sua storia, numerose altre sono le occasioni per conoscere Ivrea, infatti essa, contornata da dolci pendii collinari che si aprono su molti laghi, offre la possibilità di effettuare facili e distensive passeggiate, oppure di raggiungere in breve le splendide vallate canavesane della Valchiusella, della Valle Sacra, le Valli Orco e Soana, nonchè, con il Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ivrea è la città dalle “rosse torri” e la “cerulea Dora”, una città, che oltre alla sua storia, si pone tra le più moderne realtà economiche esplosa in seguito allo sviluppo dell’industria locale, architettonicamente esemplare che ha saputo sostituire alla “macchina da scrivere” l’elettronica.

Palazzo Vescovile
Con origini medioevali, il palazzo oggi appare come un complesso di edifici di diverse altezze e di dimensioni, formatosi nel corso del tempo e in seguito a diversi rifacimenti. Tra le caratteristiche architettoniche medievali originarie restano la torre, ossia Torrione del Vescovo, che conserva decorazioni in cotto, i merli a coda di rondine e alcune aperture basse e strette, che insieme allo spessore dei muri, testimoniano l’origine di casaforte. Al suo interno il vescovado presenta un cortile e un giardino, l’antico “pomarium” formato da alcuni terrazzamenti.

Palazzo della Credenza
Nel lato sud della piazza principale si trova questa costruzione medievale in cotto di modeste dimensioni, che si sviluppa su due piani e il cui pianterreno è occupato da archi ogivali. Probabilmente costruito nel XIV secolo, insieme alla piazza, per dare sede al Comune.

Porte Toupe
Portici bui, scuri, affacciati sulla piazza che affiancano il lato destro della Credenza, furono costruiti nel 1313 per essere affittati nei giorni di mercato. Con soffitti formati da grossi travi in legno, vennero demoliti nel 1700 a causa del degrado e dell’abbandono. L’unica testimonianza di essi si trovano in Via Marsala.

Cattedrale di Santa Maria
Vicino al Palazzo Vescovile, di origine romanica, fu ampliata e restaurata nel XVIII e nel XIX secolo. Dell’antica struttura conserva la cripta, l’abside e i due campanili a pianta quadrata. All’interno si possono apprezzare tra le altre opere, lavori di Defendente Ferrari. Accanto all’abside della Cattedrale si trovano resti del Chiostro del Capitolo dei Canonici, probabilmente contemporaneo ai campanili della chiesa. Originariamente composto da un edificio con porticato che girava tutto intorno ad un cortile di forma quadrangolare e in mezzo a questo un pozzo. I resti che oggi si possono ancora vedere appartengono al lato sud est.
Palazzo del Seminario Maggiore
Sotto il porticato del cortile interno del Seminario (XVIII sec.), è stata murata una parte del mosaico presumibilmente appartenuto al pavimento del coro della primitiva cattedrale. Il frammento lungo 3,32 mt. ed alto 1,34 mt. è costituito da tessere policrome; nella parte di mosaico ancora visibile sono rappresentate quattro figure: filosofia, dialettica, geometria ed aritmetica. Nei locali del Seminario ha sede la Biblioteca Diocesana, detentrice dell’antico “Scriptorium” del VII e VIII secolo che dispone di oltre 27.000 volumi; particolarmente famoso il Sacramento di Warmondo del 1002.

Castello
Costruito nel 1358 da Amedeo VI di Savoia, detto Conte Verde, il castello ha conservato fino ad oggi l’aspetto dell’antica fortezza con camminamenti di ronda, il grande cortile interno e le alti torri cilindriche. Con scopi principalmente difensivi, fu eretto nella parte alta della città con il lato nord ovest che domina l’imbocco con la Valle d’Aosta. A partire dal XVIII secolo venne utilizzato come carcere e dai tre piani originari fu portato a quattro, vennero aperte diverse finestre in corrispondenza delle celle e fu costruito un muro divisorio al centro del cortile.

Castello di San Maurizio o Castellazzo
Probabilmente edificato da Arduino, sorgeva sulla rocca omonima. Venne chiamato castellaccio o castellazzo dalla popolazione eporediese che in segno di lotta contro i soprusi del potere feudale, lo distrussero nel XII secolo. Ricostruito nel XIII secolo fu definitivamente distrutto nel secolo successivo.

Ponte Vecchio
Dell’originario ponte, di origine romanica, restano solamente scarse tracce alla base dei pilastri principali. Costruito in legno fu nel successivamente ricostruito in legno. Per secoli rappresentò l’unico passaggio verso Torino e il Canavese meridionale e occidentale. Nel medioevo venne coperto e difeso, alle estremità da due torrette di cui una, quella verso l’attuale Borghetto, era munita di ponte levatoio. Nel XVII secolo il ponte di legno venne sostituito con uno in muratura per essere successivamente ricostruito e munito di torri di guardia nel XVIII secolo. Nel 1830 fu ampliato e allargato.

Borghetto
E’ un agglomerato di case arroccate sulla sponda destra della Dora ove durante il medioevo erano concentrate diverse botteghe e attività artigianali. In seguito venne cinto da mura con tre porte che si aprivano verso Banchette, Pavone e Torino.

Casa degli Stria
Di proprietà dell’importante famiglia eporediese degli Stria, la casa presenta una interessante cornice decorativa in cotto che è testimonianza di una casa signorile del medioevo con ornati tipici del tempo.

Torre S. Stefano
Risalente all’ XI secolo e posta all’estremità orientale dei giardini pubblici, quella che si presenta oggi come una torre, al tempo era un campanile. Il campanile è suddiviso in sei riquadri che sormontano archetti pensili. Ai primi piani vi sono feritoie e monofore. Il materiale utilizzato per la sua costruzione è il laterizio.

Torre dei Tallianti
La torre si innalza di due piani rispetto al tetto dell’edificio eretto nel XII e XIII secolo dalla famiglia Tallianti; posto all’interno del cortile, la torre su ogni lato riporta delle finestrelle ad arco ogivale. Costruito in pietra e laterizi, è abbellito da una ricca fascia composta da archetti pensili.

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