La Riviera degli Olivi

La Riviera degli Olivi

itinerario lungo il Garda Veronese

La Riviera degli Olivi è zona turistica che detta così può significare poco, ma se specifico le località che ne fanno parte, tanti dei miei lettori sicuramente vi sono stati o comunque la conoscono. Si tratta del lago da noi piacentini preferito e più frequentato, non solo per la relativa distanza, poiché lo si raggiunge percorrendo poco più di cento chilometri, ma soprattutto per la bellezza dei suoi centri, per la varietà dei suoi scorci. Non v’è dubbio, infatti, che il Garda è il lago turisticamente più attrezzato e noto, capace di richiamare quotidianamente migliaia di visitatori da tutto il mondo. Tutti i laghi sono, per loro natura, territori che infondono tranquillità, sui quali si affacciano per lo più piccoli paesi, dove la frenesia e i ritmi urbani non hanno ancora intaccato la quotidianità delle loro genti, abituati ad uno stile di vita per alcuni versi tipicamente rurale, dove la legge di Einstein “il tempo è relativo” è tuttora applicata. S’intenda bene: qui c’è gente che lavora, che produce, gente impegnata nella gestione delle tante attività commerciali e turistiche, altra ancora che si dedica alla lavorazione della terra, per la produzione dei buoni vini locali, dei prodotti tipici sui quali spicca l’ottimo olio extravergine di oliva e, scoperta più recente, il tartufo. Qui si lavora con efficacia e in quantità, ma parallelamente si vive con qualità, dedicandosi piacevolmente alle due chiacchiere tra amici, che può spezzare la mattina, e apprezzando il gusto dell’immancabile “bianchetto” servito al banco del bar… Siamo per la precisione sul versante veronese del lago di Garda, una terra seducente, da ammirare nei suoi scorci, nei colori della sua riviera, nei paesaggi artistici del suo entroterra. Un’occasione di visita, quella che Vissi di viaggio propone oggi, che permette, attraverso itinerari a “diverse velocità”, da percorrere in auto o, meglio ancora in motocicletta, in bici o a piedi, di interpretare lo spirito di un territorio sorprendente, lo spirito delle sue genti che con le loro tradizioni e le loro vite quotidiane, valorizzano i borghi che abitano, quei luoghi che sono meta di un interesse che è in netta contrapposizione con il turismo “mordi e fuggi”. Una caratteristica, questa, che si esprime non solo con il linguaggio della grande dotazione paesaggistica e naturalistica di questo territorio, ma anche con quello dei suoi abitanti che, attraverso un gentile dialogare, caratterizzato da un dialetto cantilenante, raccontano storie e vissuti quasi a ricordare le commedie goldoniane frequentemente recitate nei teatri italiani. Un dialogare spontaneo, diretto, che coinvolge le storiche vestigia dei luoghi e di chi li abita da sempre. Un linguaggio che incuriosisce il visitatore attento ai particolari, sensibile ai dettagli. L’itinerario può accompagnarsi scorrendo lungo il corso del fiume Adige, che dopo aver attraversato la meravigliosa città di Verona, prosegue tra i prosperosi vigneti lambiti dalla quiete e adagiati sulle rive dei numerosi golfi blu del Garda.

Itinerario lungo la Riviera degli Olivi
Così denominata la sponda orientale del lago di Garda, la Riviera degli Olivi presenta un variegato paesaggio caratterizzato dal susseguirsi di bellissime immagini di una natura rigogliosa, soggettivata dalla ricca presenza di antichi borghi e castelli, splendidamente adagiati tra immense distese di olivi. Nella parte settentrionale sorge il Monte Baldo, giardino d’Europa (che vedremo in una prossima puntata nda), mentre a sud, dove le colline moreniche lo chiudono ad anfiteatro, il lago si allarga fino ad assomigliare al mare. Unitamente alle attrattive storiche, culturali e gastronomiche, la parte settentrionale di questa riviera è meta sempre più ambita per la pratica degli sports velici, parapendio e mountain bike. La strada che costeggia il lago è tutt’altro che ampia e dritta ed è bene percorrerla senza fretta, anche per apprezzarne tutti i suoi aspetti meno evidenti. Si susseguono caratteristici paesi, noti e meno noti. Malcesine è centro turistico ben attrezzato, tra i più frequentati. Qui spicca il castello Scaligero, imponente fortilizio del ‘500 e lo storico Palazzo dei Capitani in stile veneziano, che domina un centro storico fatto di stradine lastricate in pietra. Scendendo verso sud si giunge a Cassone, piccolo borgo bagnato dall’Aril che pare sia, con i suoi 172 metri di lunghezza, il fiume più corto del mondo. In successione si incontra Brenzone, costituito da un insieme di piccole frazioni quali Assenza, Porto, Magugnano, Marniga e Castelletto affacciate sul lago, mentre Sommavilla, Pozzo, Borago, Castello e Zignago si collocano più in la, tra gli oliveti. Proseguendo a sud si incontrano Pai e Torri del Benaco, con il castello e la chiesa di SS. Trinità. Prima di giungere ad uno dei punti più belli dell’itinerario, Punta San Vigilio, si fa tappa a Brancolino-Prè dove si possono ammirare alcune incisioni rupestri. A Punta San Vigilio si nota l’omonima villa; qui è d’obbligo una sosta per ammirare la Baia delle Sirene e perdersi nella sua meraviglia. Questo tratto di lago, detto golfo di Garda, è dominato anche da un’altra antica struttura che non passerà inosservata alla vostra visita: l’eremo dei Camaldolesi con la famosa Rocca. Si giunge successivamente a Garda che fa svettare i suoi imponenti palazzi rinascimentali a caratterizzare il suo bellissimo centro storico. Dopo una visita al chiostro della pieve di Santa Maria si risale verso la val d’Adige incontrando prima Costernano, poi Caprino ed in seguito Vilmezzano, Braga, Pradonego e Carrara a Pesina. Base ideale per una breve ascesa ai centri del Baldo orientale e sud-orientale è la Piana di Caprino. Attraverso Castion si sale fino a San Zeno di Montagna, a 600 metri di altitudine in posizione panoramica, e da qui alle frazioni di Prada, stazione sciistica, e Lumini. A Caprino si continua poi verso Spiazzi e, seguendo la strada Graziani, a Ferrara di Monte Baldo, borgo più abitato ed elevato del Monte Baldo orientale. Continuando su strada Graziani si giunge a Malga Novezzina e, risalendo per vari sentieri, si arriva alle vette più alte del Baldo che, come detto, vedremo in un altro appuntamento. A sud del lago, oltre la Rocca di Garda, si incontra Bardolino, famoso per l’omonimo vino, paese di origine palafitticola che conserva tuttora testimonianze medievali e chiese romaniche come San Zeno, San Severo e la pieve di Santa Maria di Cisano. La tappa che succede è costituita dalla bella Lazise, con un grazioso lungolago, il castello Scaligero, la Dogana e la chiesetta romanica di San Nicolò. Si supera la frazione di Pacengo con le sue bellissime ville residenziali immerse nel verde, il Parco Acquatico di Caneva e il Parco divertimenti di Gardaland, e da qui si giunge a Peschiera, posta all’estremità sud della Riviera degli Olivi, tra i centri più famosi dell’Italia turistica, di origine preistorica, con imponenti bastioni fortificati.

Itinerario tra piatti e prodotti tipici
La cucina si è posta come elemento di notevole importanza per il turismo contemporaneo. In particolar modo l’enogastronomia rientra di fatto tra i maggiori fattori, coniugando alle bellezze e alla storia di un territorio, gusto e tradizioni locali. Lungo la riviera veronese e nelle sue valli la cucina è strutturalmente legata alle tradizioni e ai prodotti nostrani, ricavati dalla pesca, dalla montagna e dall’agricoltura collinare. Nei menù dei numerosi locali che propongono piatti tipici non mancheranno di certo il risotto con la fiuca, l’anguilla, i filetti sott’olio, i filetti di persico al vino bianco, il carpione ai geni o al cartoccio, le trote all’uva o lessate. Tra i dolci più classici la torta sbrisolona, i sanvigilini, la fogazza sulla grandela, oltre le più svariate crostate. Per i vini la scelta è più che ampia, con il Bardolino Chiaretto o Novello, il Bianco di Custoza, il Pinot grigio, il Sauvignon d’Adige e tanti altri. Il prodotto più nobile della Riviera degli Olivi non poteva essere altro che l’olio extravergine d’oliva, delicatissimo e delizioso, rigorosamente prodotto in zona ed ampiamente utilizzato per il condimento delle varie pietanze.

Roberto Rossi

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