Il centro cittadino di Taranto

Il centro cittadino di Taranto

visita al borgo ottocentesco

Il primo nucleo abitativo sviluppatosi fuori dell'Isola è il Borgo ottocentesco, cuore della Città Nuova. Vi ha sede il Museo Archeologico Nazionale, istituito, nel 1887, presso l'ex Convento degli Alcantarini di San Pasquale. Tra i più ricchi ed importanti d'Europa, custodisce infiniti esempi di statuaria romana, elementi architettonici, coroplastica ed oreficeria, ceramiche protocorinzie, corinzie, laconiche, attiche, apule ed ellenistico-romane, provenienti in gran parte dalla necropoli tarantina, ma anche dalle province pugliesi, Calabria e Basilicata, nonché una sezione preistorica, con reperti dal Paleolitico (quindi, dal 1.000.000 a.C.) all'Età del Ferro (al 700 a.C.), attraverso il Neolitico, l'Eneolitico e l'Età del Bronzo. Accanto al Museo, è la Chiesa di San Pasquale (1757), oggetto nel corso dei secoli di numerosi rifacimenti che hanno finito per occultarne le caratteristiche originali. Sulla vicina Piazza della Vittoria è il Palazzo degli Uffici (1894), la cui prima pietra fu posta nel 1787 dal borbone Ferdinando IV. Accanto al Palazzo, sull'attigua piazzetta Giovanni XXIII, è la moderna Chiesa del Carmine, la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria Maddalena dov'era anche l'antico Lazzaretto. Oltre alle Statue della Processione pasquale dei Misteri, conserva sull'altare un antichissimo dipinto su tela della Madonna del Carmine. Ai primi anni del '500, nascosti dalla recente facciata classicheggiante, risale anche la fondazione della Chiesa-Convento di San Francesco di Paola, situata al termine di via Anfiteatro su via Regina Elena. Questi edifici per secoli furono le uniche costruzioni sorte fuori dell'Isola, anche se, tra i primi del Settecento e la metà dell'Ottocento, alcune famiglie patrizie in possesso di terreni oltre le mura avevano già iniziato a trasformarli in vigneti, orti, frutteti e oliveti e a costruirvi masserie o abitazioni - dette casini - dove si recavano a villeggiare. Una passeggiata per le vie del Borgo non può escludere una sosta nella Villa Peritato, ampio e lussureggiante giardino di impianto settecentesco, con piante ed alberi delle specie più varie ed un affaccio panoramico sul Mar Piccolo. Agli anni 1444-1448 risale il Convento di Sant'Antonio, attiguo alla Villa sul lato di via Viola.

da www.provincia.taranto.it

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