De Andrč in chiave jazz

De Andrè in chiave jazz

a Castelsangiovanni

Si è svolto lo scorso giovedì 11 gennaio presso il Teatro Verdi di Castelsangiovanni “Ricordando – in jazz – De Andrè”, organizzato dall’Associazione Castello Immagini. La serata, con ingresso gratuito e libere offerte devolute a favore dell’Avis e dell’Aido, ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha stipato in ogni suo ordine il teatro del paese. Non mancavano, in tutta verità, i presupposti per il successo riscontrato, in quanto il palco è stato calcato da artisti di alto calibro, che hanno dato corpo ad una serata degna della memoria dell’artista a cui era dedicato il concerto. De Andrè in chiave jazz non è solo un’idea particolarmente azzeccata e condivisa, ma parla della storia artistica dell’indimenticato cantautore genovese di nascita, sardo di adozione. Nella sua carriera il jazz, stile musicale che arrivava a noi dall’America nell’immediato dopoguerra, ha in effetti avuto una influenza significativa, accompagnandolo nella sua continua ricerca artistica. La serata di Castelsangiovanni, realizzata con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio della locale Amministrazione comunale, ha visto esibirsi nomi noti del panorama internazionale. Per chi ha amato e ama De Andrè è stato senz’altro emozionante ammirare sul palcoscenico Ellade Bandini, il batterista che ha accompagnato Faber in tanti concerti, fino alla sua ultima esibizione, quella del 13 e 14 febbraio 1998 al Teatro Brancaccio di Roma. E con Bandini sul palco piacentino, la bravissima Danila Satragno, anch’essa protagonista sul palco nell’ultimo concerto di De Andrè, come da ideale ponte di congiunzione tra i due eventi. Danila al Teatro Brancaccio di Roma era vocalist, oltre che alla fisarmonica e alle tastiere, e la si ammirava al fianco di Luvi De Andrè e Laura De Luca. Si possono riconoscere Danila e Ellade nel Dvd dedicato all’ultimo concerto di De Andrè, riprodotto per intero e presente in commercio in allegato al libro con i testi delle sue canzoni. Questi due artisti hanno saputo trasferire nell’esibizione di Castelsangiovanni, non solo tutta la grande passione per la musica, ma anche il sentimento e l’ammirazione per il loro amico Faber, il più grande poeta della musica italiana. Un sentimento ancora vivo, o forse sempre più vivo. Con Danila Satragno e Ellade Bandini sul palco c’erano altri tre grandi musicisti: Dado Moroni al piano e fender rhodes, Ares Tavolazzi al contrabbasso, Sandro Gibellini alla chitarra. Sono stati interpretati anche brani di Bruno Lauzi, Gino Paoli e Luigi Tenco, di quest’ultimo la meravigliosa “Vedrai”. Poi di De Andrè si sono ricordati pezzi storici, tra i tanti, Bocca di rosa, Creuza de ma, La canzone di Marinella, Princesa, accompagnati da tre giovani e brave vocalist, in un crescendo di palpabili emozioni che rimbalzavano tra palco e pubblico. Al termine dello spettacolo un lungo applauso ha accompagnato tutti gli artisti, capaci in due ore di musica di rievocare l’amico Faber, in una forma musicale alternativa che ha ricordato l’anniversario della scomparsa del grande artista.

da La Cronaca
Roberto Rossi

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Dado Moroni alle tastiere
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Dado Moroni
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