Bianzano

Bianzano

tra chiese e castelli lungo il Lago di Endine

Bianzano offre numerosi percorsi che consentono di conoscere anche le zone circostanti, quali le mulattiere che scendono verso Ranzanico o verso Spinone al Lago, la strada di Torè, e la Valle dei Tufi, ricca di sorgive. Inoltre si possono compiere escursioni nei boschi, sul Monte Pler, sul Monte Crocione e sul Monte Croce. Il castello è certamente l’opera monumentale principale di Bianzano, paragonabile ad un piccolo Colosseo per grandezza e fama di storia. Sorge ai piedi del centro abitato ed è rivolto verso la Valle Cavallina, che domina con la sua imponenza. Il complesso a due piani, di forma quadrangolare, è dominato da una torre di notevole altezza (mt. 25). Il portale è di stile gotico, dominato dal blasone o stemma nobiliare. Solitaria e isolata in aperta campagna, lontana dal centro abitato, è invece la Chiesetta di Santa Maria Assunta, che, eretta su un’altura, gode di un panorama spazioso, abbracciante il lago e la catena innevata dell’Adamello Camuno. L’epoca della sua erezione e del successivo tardo ampliamento e restauro, è scolpito su una lapide inserita nella parete di destra all’ingresso del Santuario e suona così: “Anno Domini 1234 factus Restauratur 1727”. Per quasi quattro secoli la chiesetta svolse il ruolo di chiesa parrocchiale, ossia dal 1234 al 1614, anno di costruzione della Chiesa di San Rocco che ne prese il posto. L’attuale campanile risale alla seconda metà del Settecento, è a forma quadrata, divisa in tre parti da listelli sporgenti, con una chiesa campanaria a quattro fornici. Attorno alla Chiesa, infine, si possono notare le numerose tombe che risalgono al periodo compreso tra la costruzione del Santuario all’età napoleonica, poi venne proibita la sepoltura attorno alle chiese.

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